venerdì 15 agosto 2008

APOIDEI 2. La storia

Qualcuno avrà letto sui giornali la notizia che un po’ in tutti i continenti, prevalentemente a fine inverno, le api domestiche muoiono in maniera sempre più massiccia (gli ultimi dati di cui dispongo parlano del 25% in meno delle colonie degli USA). Ma la moria, anche se appare evidente nelle api domestiche, colpisce tutti gli “Apoidei”, anche quelli apparentemente più insignificanti, dei quali neppure ci accorgiamo. Gli “Apoidei” sono gli insetti da cui dipende l’80% dell’impollinazione dei fiori in Europa, e stiamo parlando di frutta e di verdura, che senza questi insetti non avrebbero una produzione sufficiente.

Se vogliamo metterla su un piano molto concreto, morti gli “Apoidei”, a parte evidenti difficoltà su come dare i primi rudimenti di educazione sessuale ai nostri figli (l’esempio classico dell’ape e del fiore andrebbe a farsi benedire) si perderebbe il 35 percento degli alimenti destinati all’alimentazione umana. Questo dato è stato tratto da uno studio internazionale fatto in 200 paesi su 115 tra le colture più importanti. Non moriremmo certamente di fame, frumento, mais e riso non sarebbero toccati, ma si aggraverebbe la profonda crisi internazionale generata dalla concomitanza di cause, che è ben sintetizzata nelle parole di Rob Hopkins:

“L’economia globale fronteggia una crisi tripla. Si tratta della combinazione della crisi finanziaria globale, del processo di cambiamento climatico e della crescita dei prezzi dell’energia prodotta dal picco della produzione petrolifera. Questi tre eventi si sovrappongono con il rischio di diventare una “tempesta perfetta”, di quelle che non sono più state sperimentate dai tempi della Grande Depressione.”

Per saperne di più:

http://transitionculture.org/2008/07/21/the-green-new-deal-is-launched-today/

1 commento:

Arch. Diego Castano ha detto...

penso che questo possa interessare i "tuoi" apoidei:
www.beppegrillo.it