domenica 18 maggio 2008

CURRICULUM

Quest'anno mia figlia ha deciso di cominciare a mettere a frutto i suoi studi al liceo linguistico ancora in corso cercandosi un lavoro. Siamo in una località turistica, ha predisposto il suo bel curriculum, l'ha presentato a tutti i campeggi della zona, è stata chiamata, si è presentata dimostrando le sue conoscenze linguistiche, farà una giornata di prova e probabilmente verrà assunta.
Funziona così anche per il primo impiego, ci si presenta, si dimostrano le proprie competenze e si viene incaricati. Non importa se il tuo curriculum all'inizio è un po' scarso, il curriculum ti segue cresce con te, con il tuo bagaglio di esperienze, è la tua carta d'identità di chi sei e di ciò sai ed fare professionalmente ma anche, talvolta, di quello che ti appassiona diventano perciò un curriculum motivazionale.
Ho letto il "curriculum" di Renato Schifani, il nuovo presidente del Senato della Repubblica, pubblicata nel libro di Travaglio e Gomez "Se li conosci li eviti" che ha fatto tanto scalpore dopo la trasmissione di Fazio sabato scorso e che potete vedere qui riassunto. Mi sono chiesto, con un curriculum così quale impresa competitiva che vuole stare sul mercato l'avrebbe assunto?
Poi un amico, una sorta di "Travaglio di provincia", mi ha raccontato del curriculum di un giovane politico locale che, con la sua media inferiore, ci rappresenta in parlamento solo per il fatto di essere stato inserito dall'apparato del suo partito nelle parti alte di una "graduatoria di fedeltà".
Il "nostro", poco più che quarantenne, ha alle sue spalle un passato nell'attività di imprenditore nel campo del noleggio delle videocassette, è quindi passato alla professione di rappresentante ed ha la passione irrefrenabile per la squadra locale di calcio di cui è diventato da ultras a Vicepresidente (niente a che vedere con il "capo" di quelli che girano in braghe bianche e maglietta rossonera). Ora, dopo avere occupato un seggio alla Camera, ed essere stato mantenuto dalle casse dello Stato con lauti stipendi, sta per farlo al Senato. Il soggetto in questione non mi rappresenta, non l'ho votato e quindi, a ben vedere, non ho neppure il diritto di lamentarmi, ma gli elettori di quel partito non avevano forse il diritto di poter scegliere, magari con l'aiuto di un curriculum, il proprio rappresentante? ... Oppure no? A ben pensarci quanti di noi hanno comperato da un bravo venditore di fumo un'enciclopedia, un set di pentole o un aspirapolvere di cui non avevano bisogno ... salvo poi pentirsene!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

e pensare che non è nemmeno il peggio che ci è, o che ci poteva capitare. Nello stato di assurdità in cui siamo, spesso ci è di consolazione il classico: "ma almeno è onesto"!
Purtroppo anche questo possiamo dirlo sempre più di rado...
Temo sempre di più coloro che vogliono apparire "democratici" e lasciano parlate tutti, ma proprio tutti, e i migliori mollano per sfinimento... occhio che i tempi peggiorano!

Unknown ha detto...

Egregio Mario,
ma chi è costui ? avrei potuto votarlo anche io che sono del lago ?
Io non sono andato a votare poichè tra le "elezioni politiche" e la finale "Gormiti v Dinosauri" non ho avuto alcun dubbio sul da farsi, per la gioia dei miei nipotini.
Per quanto riguarda il cv non vorrei subito tarpare le ali alla tua fanciulla ma temo che non serva a nulla, sia per esperienze negative che per esperienze positive. Non viaviamo mica in un sistema anglosassone noi ! Servono solo le conoscenze... e non sono certo quelle tecniche !
A presto.

P.S. Per che fosse interessato, hanno vinto i Gormiti ma ci sarà anche un ritorno in casa dei Dinos.
Bye.

Unknown ha detto...

Perchè vedere solo il punto di vista negativo a proposito dei variegati curricula dei nostri politici?
Nessuno potrà accusarci di discriminare, noi siamo una VERA democrazia, non impediamo a nessuno di assurgere alle più alte cariche rappresentative: perchè ignoranza, mancanza di esperienza, il non aver mai svolto un lavoro che possa essere chiamato tale, l'aver infranto le noiose ed assurde Leggi che regolano inutilmente la nostra civile convivenza, l'aver praticato pubblicamente valori contro quella che una volta si chiamava 'pubblica morale' dovrebbero essere un ostacolo? Altrimenti, sarebbero sempre i soliti quattro gatti a rappresentarci, mentre vuoi mettere il brivido di delegare a 'nani e ballerine' (con tutto il rispetto per i nani e le ballerine veri!)? e' la vera libertè egualitè fraternitè, altro che i cugini d'oltralpe!

Cirano ha detto...

Persciolino, pesciolino, guardi le cose sa una prospettiva che non avevo preso in considerazione.
Dopotutto il personaggio di Antonio Albanese "Cetto La Qualunque" non è poi così lontano dalla realtà!