venerdì 6 giugno 2008

Destra Sinistra

Sono sicuro che questa mail stupirà più di un lettore del mio blog, specialmente quelli che mi conoscono. In un Paese dove tutto è di destra o di sinistra, ricordate la vecchia canzone di Gaber?
In un Paese in cui anche la droga è "politicizzata", la cocaina è di destra e l'eroina è di sinistra (sarà per questo che i consumi sono in calo?) In questo Paese in cui solo i programmi politici non hanno una "parte" ma sono un "pastone indistinto", un misto di buonismi e di rigori verbali, desidero tessere le lodi dell'impegno, della serietà e della passione anche se sono portati avanti da chi non la pensa come me.
Sto parlando del nuovo Ministro alle Politiche giovanili Giorgia Meloni.
Me ne aveva già parlato bene che si occupa di questi temi e che frequenta i "Palazzi Romani" per motivi professionali. Mi sono rivisto con lui qualche settimana fa per elaborare il lutto della trombata elettorale, eravamo nell'unico lembo desertico del continente europeo e ... pioveva, tanto per dirvi che le cose non sono più come una volta. Le certezze, anche climatiche o meteorologiche, sparite!
In quell'occasione, sparando a zero su tutta una serie di personaggi che stavano riaffacciandosi alla ribalta del palcoscenico tragicomico della politica italiana, il mio amico aveva "salvato" il Ministro, appena nominato, Giorgia Meloni. Credo di aver commentato con un "La vedremo alla prova dei fatti" e di non aver dato un gran peso alla cosa.
In questi giorni sto leggendo il libro "Se li conosci li eviti" di Travaglio/Gomez (ho deciso di alzare le mie transaminasi) che riporta nelle prime pagine l'elenco (in verità sparuto) dei politici "buoni" da salvare della precedente legislatura, ecco cosa si diceva, in tempi non sospetti, cioè ancor prima che ci recassimo al voto, di Giorgia Meloni:
Leader di Azione Giovani, vicepresidente della Camera a ventinove anni, non ha scontato neppure per un giorno il prezzo della prevedibile inesperienza, presiedendo con fierezza e autorevolezza l'aula di Montecitorio. Non ha l'auto blu da ben prima che si cominciasse a parlare di "casta". Ha aperto le feste di An anche a personaggi lontanissimi da loro. Ha presentato proposte di legge per i giovani e per incentivare la natalità. Si è battuta per l'autodeterminazione del Sahara occidentale. Ha saputo dire parecchi no ai vertici del suo partito. Ha dichiarato di avere iniziato a fare politica a quindici anni grazie a Mani Pulite e alla lezione di Paolo Borsellino: non accade di frequente, a quell'età e in quel partito. Una delle poche donne che esisterebbero in politica anche senza quote rosa.
Anch'io, per ragioni professionali, ho a che fare con politici, sia pure a livello locale, di destra e di sinistra. Ne ricordo, in particolare uno con il quale, sia pur nella diversità delle reciproche opinioni e non senza qualche contrasto, ho avuto modo di collaborare molto positivamente. Anche i miei collaboratori ne hanno un buon ricordo.
Allora forse questa volta Gaber non aveva ragione: non tutto è di destra o di sinistra l'intelligenza non ha un colore politico. Per la verità Gaber giungeva alle medesime conclusioni anche per qualcos'altro, ecco un passo della canzone " ... ma un figone resta sempre un'attrazione che va bene per sinistra e destra". Se volete riascoltarla ...

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi sei scaduto nel finale, sembri quei bergamaschi che dicono: "..... tira più un pil de pota che 100 cavai che trota....." vi evito la traduzione.

Cirano ha detto...

Una citazione è una citazione. per me Gaber è ancora un mito. Non abbraccio le sue conclusioni ma, se anche un asceta de libero pensiero come lui, almeno in questo campo, non faceva differenza fra sinistra o destra "ne prendo atto". Senza per questo scadere nella triviale citazione bergamasca!

Unknown ha detto...

Nelle democrazie ideologiche (e immature e pressapochiste) come la nostra, agli schieramenti considerati 'avversari'è più difficile riconoscere i pregi e le cose buone fatte, mentre dei rappresentanti del proprio schieramento dificilmente si ammettono difetti e cattivi operati.
Certo dovremmo valutare con più onestà ed obiettività, ma non sono per niente ottimista sulla reale possibilità che ciò avvenga: come quando si parla di Rom, di immigrati ecc, tendiamo sempre ad assimilare le persone a categorie, e a non distinguere le differenze individuali (che spesso si discostano dagli stereotipi!).
Nello specifico, la Meloni dimostra con i fatti di non aderire completamente al nostro stereotipo di giovane fascista (aggressivo. violento, razzista...).

Anonimo ha detto...

caro mario, da tempo sono arrivata a questa conclusione, e cioè che - al di là delle etichette politiche (ti ricordi di guzzanti?, citazione per citazione! - "qual'è la destra e qual'è la sinistra???" - che non garantiscono affatto la D.O.C.!, au contraire ... , sto rinunciando all'idea di potermi ancora identificare in un'appartenenza - mi accontenterei di vedermi corrisposta da una "intelligenza".
Che se poi sono due, o anche tre, o di più, ben vengano.
Giusto ieri sera ho avuto una accesa, appassionata e dolorosa discussione con una mia amica a questo proposito (io ho appena finito di leggere "la casta" e non so quando e come mi riprenderò)
Sai cosa c'è?
che ho un sogno
come diceva quello
e cioè che , pur nelle rispettive diversità eccetera, venga un giorno in cui belle teste pensanti di uomini e di donne si alzino alla mattina pensando: cosa posso fare oggi per il mio paese?
dici che è destinato a restare un sogno?
grazie per questi spunti e per la tua bella testa :-))

Cirano ha detto...

Ciao Rita!
Che bello averti "stanato" sono tornato ieri sera tardi dal raduno di "Caterpillar".
Credo che nel piattume consumistico generalizzato esistano degli scatti d'orgoglio conditi da intelligenza e ironia. Il CaterRaduno è certamente uno di questi.
Devi venire almeno una volta! Avresti visto, tra l'altro un Antonio Di Bella, direttore del TG 3 in una veste splendidamente informale.
Ti abbraccio forte.