venerdì 5 settembre 2008

AMICI E NEMICI degli apoidei

In definitiva i fattori che causano la riduzione degli apoidei possono essere naturali o artificiali. Su quelli naturali (brusche e durature variazioni di clima, presenza di predatori e parassiti, incendi, alluvioni) ci possiamo fare poco.
Ma anche l’uomo svolge un ruolo determinante nello sterminio degli apoidei. Si è detto dei fitofarmaci, neonicotinoidi in particolare, ma è possibile citare anche la distruzione dei nidi con le arature di un’agricoltura intensiva, la devastazione delle spiagge, ad opera di un turismo intensivo, per gli apoidei che prediligono tale ambiente (Andrena, ecc…), la mancata attuazione della rotazione agraria, la riduzione della scalarità delle colture, gli incendi delle scarpate, il dragaggio dei corsi d’acqua che sconvolge l’equilibrio degli argini, persino i finestrini delle nostre auto fanno “stragi” di ditteri (di cui non ce ne frega niente) e di apoidei.

Anche voi, ora che ne sapete di più su vittime e colpevoli, siete in grado di schierarvi, semplicemente attraverso scelte consapevoli al supermercato, comprando la frutta e la verdura (non è necessario essere biotalebani basta privilegiare prodotti difesi con i principi della lotta integrata) oppure evitando insetticidi per i fiori sul balcone che contengono neonicotinoidi. In giardino potete privilegiare essenze gradite agli apoidei e lasciare nei punti meno un vista fascine, rami, cumuli di pietre nei quali gli apoidei possano trovare riparo.

Per saperne di più sugli apoidei e sui loro rifugi vi informo che Angelo animerà un laboratorio il prossimo 27 settembre, alle ore 16,00, in occasione della rassegna “Editoria e Giardini” che si terrà a Verbania

Concludo la “saga” degli apoidei con la segnalazione di una interessante pubblicazione in cui mi sono imbattuto on line: “FIORI E API: la flora visitata dalle api e dagli altri apoidei in Europa” di Giancarlo Ricciardelli D’Albore e Francesco Intoppa.

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